LA NOSTRA MISSIONE

Chi siamo?

Ricostruiamo il Pianeta è un progetto che nasce nel maggio del 2021 da un’idea di Daniele Bernardini, con le radici dell’iniziativa che, però, risalgono ad un paio di anni prima.

“Ricordo come se fosse ieri l’estate del 2019, quando in TV, sui giornali e sui social network non si parlava d’altro che dei devastanti incendi che stavano colpendo l’Australia.”

Una delle immagini più toccanti di questa tragedia: il Koala Lewis viene medicato pochi giorni prima di morire.

Dopo un paio di anni durante i quali Daniele ha effettuato delle donazioni private su base mensile verso One Tree Planted, ente che si occupa di piantare alberi nel mondo, decide di fondare Ricostruiamo il Pianeta, volendo dare a chiunque la possibilità di fare del bene e portare sempre con sé il ricordo di quanto si stesse facendo per supportare il nostro pianeta.

“Il nostro obiettivo è piantare 1 milione di alberi nei prossimi 5 anni, permettendo a chiunque di portare al polso il ricordo del proprio contributo.”

Perché i braccialetti?

“Nelle stagioni più calde, quando si parla maggiormente di deforestazione ed incendi ambientali, è normale voler aiutare il pianeta” – ha detto il fondatore di Ricostruiamo il Pianeta – “tuttavia, durante il resto dell’anno, quando l’argomento è meno trattato, non è così naturale la cosa, soprattutto a cause delle vite frenetiche che ognuno di noi vive.”

Ricostruiamo il Pianeta ha deciso di scegliere dei braccialetti fatti a mano per finanziare le sue campagne di ripiantumazione nel mondo proprio perché permettono a ciascun donatore di portare sempre al proprio polso il ricordo del bene che è stato fatto, tenendo sempre vivo il sentimento collegato a questa azione.

Spesso, dopo aver compiuto un gesto di bene, siamo felici di averlo fatto. Questa sensazione però svanisce dopo poco tempo solitamente. La stessa cosa succederebbe se non si affiancasse il proprio supporto ad un ricordo materiale, come può essere il braccialetto che viene indossato ogni giorno.

Inoltre, questi prodotti sono un’ottima idea regalo perché permettono di stringere dei legami forti con persone che condividono la tua stessa passione per l’ambiente, ma ti danno anche la possibilità di sensibilizzare coloro che non si sono ancora resi conto di quanto sia importante proteggere il pianeta.

Come posso assicurarmi che gli alberi vengano piantati?

Qualche mese dopo l’avvio dell’attività, Ricostruiamo il Pianeta è diventato il primo partner ufficiale di One Tree Planted in Italia.

"Quando abbiamo deciso di dare il via a questo progetto, abbiamo deciso di affidarci ad una realtà affermata nel settore, che potesse garantire trasparenza e serietà sull’utilizzo dei fondi.”

(Grafico che mostra la crescita del numero di alberi piantati durante i primi 6 anni di attività di One Tree Planted)

I membri del Team Interno sono quotidianamente in contatto con i partners locali ed ogni mese vengono effettuate le donazioni che permettono di finanziare le operazioni benefiche.

Entro 24 ore dall’acquisto, viene inviato all’indirizzo email inserito al checkout un certificato digitale che attesta la piantumazione di uno o più alberi a tuo nome. Periodicamente seguiranno report, immagini e video direttamente dal territorio.

Come vengono impiegati i fondi raccolti?

Ricostruiamo il Pianeta è un’azienda benefit e questo permette di avere un impatto ogni giorno più grande, assumendo persone che condividono i valori della società e che si impegnano per dare un contributo massimo alla causa.

“Il nostro obiettivo è quello di fornire a tutto la possibilità concreta di fare la differenza nel modo più semplice e genuino possibile, rimanendo sempre trasparenti in tutte le nostre attività.”

(Come distribuisce il suo budget Ricostruiamo il Pianeta?)

Quando e dove piantate alberi?

Il periodo di attività dipende principalmente dal luogo e dalla stagione. Le campagne sono cicliche ed hanno luogo nella stagione delle piogge, quando il suolo ed il clima creano le condizioni perfette per lo sviluppo degli alberi.

La scelta dei territori, invece, è legata a due criteri fondamentali: dimensioni del danno ambientale subito ed importanza dell’ecosistema a livello globale.

“Abbiamo cercato di aiutare le comunità maggiormente in difficoltà, dando vita a progetti localizzati nei luoghi nei quali la natura è una fonte primari di sovvenzione. Il nostro è un messaggio di vicinanza sociale.”