Ricostruiamo l'Uganda

Aggiornamento luglio 2021

I residenti dell’Uganda sono sempre più preoccupati per il problema della deforestazione. Sebbene questo sia stata a lungo una difficoltà nella regione, il vero impatto negativo a lungo termine si sta manifestando solamente ora. Oltre alla distruzione di foreste e del suolo sta avvenendo anche un accorciamento nella stagione delle piogge, fondamentale per l’agricoltura ed altri mezzi di sussistenza.

Ci sono due ragioni per cui ciò accade: il cambiamento climatico e lo sfruttamento eccessivo delle risorse. Questi cambiamenti hanno fortemente influenzato i rendimenti agricoli, rendendo le aziende del settore meno produttive. Secondo la National Forest Authority, negli ultimi 25 anni l’Uganda ha perso il 63% della sua copertura forestale a causa del taglio degli alberi, così come per la crescita dell’agricoltura nelle città.

I nostri partner locali lavorano direttamente con la comunità di Paibona, la quale ha 150 agricoltori che si dedicano quotidianamente a piantare le loro terre per rimboschire l’area. La maggior parte dei collaboratori ha affermato che inizialmente nelle loro terre c’erano pochissimi alberi a causa dell’incapacità di integrare nuova vegetazione nelle loro fattorie. Una volta superata questa sfida, i primi risultati sono arrivati.

Oltre alla cura personale che questi alberi ricevono dagli agricoltori, essi verranno monitorati con la tecnologia di tracciamento Greenstand che ne registrerà l'impatto ecologico a lungo termine monitorandone posizione, crescita e sopravvivenza. C’è un grande incentivo per gli agricoltori nel supportare la causa poiché raccolgono i benefici a lungo termine di questi alberi attraverso un’attività sostenibile.

Piantare alberi in Uganda può portare un contributo di lungo termine non solo all’ambiente ma anche alle popolazioni locali, in particolar modo alle generazioni future.

Le specie arboree autoctone sono state selezionate con cura sia per aiutare il ripristino della flora tipica sia gli agricoltori locali e le loro terre. Le specie che verranno piantate includono Avocado, Shea, Afzelia africana (una rara specie in via d’estinzione), Gmelina arborea, Gravillea robusta, Acacia “ongono” e Leucaena Ieucocephala.

 

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